Omicidio a Torino: trovato cadavere di Massimo Lodeserto in una cantina di via San Massimo 33
Omicidio a Torino: indagini in corso sul cadavere di Massimo Lodeserto trovato in una cantina di via San Massimo 33 nella mattinata di oggi, 4 dicembre 2023
Omicidio a Torino scoperto nella mattinata di oggi, lunedì 4 dicembre 2023. Rinvenuto il cadavere di Massimo Lodeserto in un palazzo di via San Massimo 33. L’uomo, 58 anni, era scomparso dallo scorso agosto. Il fratello Giacomo, disperato, aveva esteso le sue ricerche partecipando anche alla nota trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?”. La scoperta, avvenuta in una cantina di un edificio della zona, ha richiamato l’attenzione dei Carabinieri, che hanno immediatamente avviato le indagini.
Il complesso edilizio di via San Massimo 33, dove è stato scoperto il corpo, ha radici storiche significative. Originariamente edificato alla fine del XVIII secolo, l’edificio fu costruito per alloggiare gli operai impiegati nelle vicine manifatture tessili. Oggi, questa struttura è diventata uno dei più grandi insediamenti di edilizia sociale nel centro di Torino.
L’intervento delle autorità
Le indagini condotte dai carabinieri, sotto la guida del pubblico ministero Marco Sanini, hanno portato alla scoperta del corpo. È emerso che un inquilino dello stesso palazzo è il presunto responsabile di questo orribile crimine, attualmente detenuto in stato di fermo. I resti di Massimo, occultati in una cantina diversa dalla sua, sono stati scoperti grazie all’intervento dei cani molecolari dei carabinieri di Bologna, specializzati nel rinvenimento di cadaveri. Secondo le prime ipotesi, la causa della morte di Massimo potrebbe essere stata un colpo di martello, con un possibile movente economico.
Nonostante la vicinanza, il corpo di Massimo è rimasto nascosto per mesi. Era occultato sotto varie masserizie e, a causa del degrado delle cantine, l’odore del corpo in decomposizione è stato mascherato da quello di muffa e sporcizia. Linda Senfett, responsabile della Casa dell’amicizia, ha espresso il suo sgomento: “Non ci siamo accorti di nulla. Questa storia ci addolora profondamente, evidenziando un grave stato di degrado e la necessità di maggiore attenzione in questo isolato”. Ulteriori approfondimenti sulla vicenda nell’articolo dedicato al seguente link.