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QRishing, la nuova frontiera delle truffe attraverso i QR Code

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QRishing: ecco come i truffatori sfruttano i QR code per rubare dati e prosciugare il conto in banca

Il QRishing rappresenta una nuova truffa che sfrutta l’uso dei codici QR in modo malevolo. In risposta a questa minaccia, la Polizia Postale ha deciso di lanciare un campanello d’allarme per mettere in guardia i cittadini.

Tutto ruota attorno ai QR Code, quei quadrati a forma di codice a barre che sono ormai dappertutto. Sono facilmente leggibili da qualsiasi smartphone con fotocamera e funzionano come dei link, consentendo di accedere direttamente a siti web o contenuti multimediali senza bisogno di digitare un indirizzo. Tuttavia, proprio come i link ingannevoli nelle e-mail di phishing, i QR code possono indirizzarti a siti falsi che cercano di rubare i tuoi dati personali.

QRishing, la nuova frontiera delle truffe attraverso i QR Code
Immagine da: Pexels

Il modus operandi

I truffatori hanno messo a punto tre strategie principali. La prima coinvolge l’applicazione di una sorta di pellicola trasparente sopra i veri QR code. Questa tecnica è difficile da individuare, poiché può essere eseguito ovunque, soprattutto in luoghi come banche, uffici postali, negozi o supermercati, dove ci sentiamo solitamente al sicuro e abbassiamo la nostra guardia.

La seconda tattica è simile, ma in questo caso piazzano un QR code falso accanto al logo di un marchio noto. Questo trucchetto inganna la vittima, facendole abbassare la guardia pensando che tutto sia legittimo. La terza tattica consiste nell’applicare QR code falsi su offerte promozionali o buoni sconto falsi, attirando particolarmente l’attenzione quando le persone sono in difficoltà finanziarie.

Come possiamo difenderci da tutto ciò?

È importante esaminare attentamente la forma dei QR code per rilevare eventuali sovrapposizioni o modifiche sospette. Inoltre, è una buona pratica verificare sempre la fonte del QR code: quelli provenienti da fonti affidabili e che non richiedono dati personali sono meno rischiosi. Infine, bisogna fare attenzione agli indirizzi web abbreviati, evitandoli quando possibile, specialmente quando si utilizzano browser su dispositivi mobili.

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Sorgente
Polizia Postale

Matteo Serani

Laureato in chimica, dopo alcune esperienze nel settore petrolchimico approdo nel mondo digital come Editor, coniugando la passione per il viaggio a quella per il web. Ho un forte interesse per il mondo dei motori a 360° gradi e in particolare una passione per le moto, aerei e vecchi diesel.

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