Alcune prefetture nipponiche vogliono dare un nuovo slancio economico nelle aree rurali meno abitate. Il Giappone sta regalando delle case a soli 400 euro.
Il Giappone “regala” delle case abbandonate a soli 400 euro. L’idea è simile a quella italiana per la quale sono in vendita delle case in vendita ad 1 euro.
Vengono definite “akiya”, ossia case non occupate. Il governo giapponese ha disposto una serie di incentivi finanziari per la ripopolazione dei territori disabitati. Tra gli incentivi anche cospicui sussidi per le ristrutturazioni. Ma vediamo come funziona l’iniziativa.
L’iniziativa del Giappone: “regala” casa a chi si trasferisce
In Giappone ci sono migliaia di case abbandonate. Il Japan’s Housing and Land Survey ha condotto un’indagine quinquennale e ha registrato un record di 8,49 milioni di akiya nel 2018. Lo studio ha rivelato che la maggior parte di queste case è rimasta disabitata dopo la morte di un parente o dopo il trasferimento dei nuclei familiari. Nel 2018 è stato riscontrato un aumento del 3,2% di immobili vuoti rispetto ai dati riscontrati nel 2013.
Il report ha anche messo in evidenza che 62,42 milioni di case del Giappone, ovvero il 13,6%, non sono occupate. Le zone in cui si assiste ad un maggior spopolamento sono le prefetture di Wakayama, Tokushima, Kagoshima e Kochi. Il tasso di case sfitte ha superato il 18%.
“Alcuni stranieri hanno comprato le case abbandonate, chiamate akiya a meno di 400 euro”, ha commentato Kenji Nishimaki, consulente in migrazioni e insediamenti abitativi presso il municipio di Nagano.
Come funziona l’iniziativa
Alcune città come Tochigi e Nagano dispongono delle “banche akiya”: questi sono dei siti web in cui è contenuta, tra le altre, la lista delle case abbandonate a meno di 400 euro, circa 50.000 yen. Nella città di Okutama, nella parte occidentale di Tokyo, vi sono anche case abbandonate disponibili gratuitamente dal comune di appartenenza.
Il portavoce dell’ufficio del governo di Okutama ha confermato che “Il programma non solo aiuta i vecchi proprietari, che stanno avendo difficoltà a mantenere la casa dovendo pagare le tasse, ma anche la città, riducendo il numero di edifici abbandonati che potrebbero crollare o causare altri pericoli in futuro”.